Ho utilizzato la tratta per spostarmi verso Napoli e Benevento per anni durante gli studi universitari o di liceo: oggi non ho la libertà di andare in treno a Napoli per andare a fare una passeggiata, ma costretto ad utilizzare l'auto, trovare parcheggio, impiegare più tempo e denaro, e rischiare di non ritrovarmi l'auto nella peggiore delle situazioni.
Con i trasporti pubblici posso assicurarmi di accedere alla città facilmente, e questi 6 ANNI hanno designato un trend molto negativo per le zone ormai non raggiunte dal treno, causando maggiori problemi al traffico pendolare, al turismo verso e da Napoli e limitrofi, e ritengo sia giunta l'ora di DIRE LA VERITÀ, che le istituzioni inizino a muoversi o quantomeno ci sia detto IN QUALE MANIERA HANNO SPRECATO IL DENARO, perché come al solito la causa di questo ritardo è dovuto a ditte appaltatrici truffaldine che impiegheranno ancora tempo e denaro a danno della popolazione che queste zone le vivono, e di questi servizi hanno NECESSITÀ.

La Valle Caudina è da anni abbandonata a se stessa e l'interruzione della linea ferroviaria ormai dal 2019, che costituisce il mezzo di collegamento più pratico ed efficiente per il raggiungimento dei centri urbani maggiori della Regione, infligge un colpo mortale sia all'economia che alla sopravvivenza dei Comuni caudini fin troppo penalizzati dall'inettitudine delle istituzioni locali impassibili alle esigenze della popolazione.